Link per partecipare agli incontri (concordati con il docente):
https://meet.google.com/nfb-ftdg-bun
Codice corso: bficyd4r
Il corso si pone due obiettivi fondamentali: da un lato la conoscenza dei differenti linguaggi audiovisivi con una particolare attenzione a quello cinematografico; insegnare allo studente l’uso del linguaggio nelle sue diverse forme: cinema, documentario, commercial, web, videoclip, videoarte… dall’altro, cosa ben più importante, cercare di capire “cosa” si vuole raccontare. Credo che fondamentale sia, insegnando questa materia, lavorare su noi stessi e sull’emozione. Sull’emozione che proviamo noi, in primo luogo, per poi riprodurla. Per questo è importante affiancare al lavoro tecnico, un lavoro più analitico più personale che metta al centro il singolo studente. Come possiamo dare emozione se non conosciamo le nostre. Che cosa ci emoziona?
Il corso vuole sviluppare capacità tecniche, creative e critiche di regia, ripresa, montaggio e post-produzione per permettere agli studenti di poter creare a loro volta dei prodotti audiovisivi innovativi nel linguaggio che gli è più congeniale.
Il corso combina lezioni frontali, analisi di casi studio, esercitazioni pratiche, revisione pubblica dei progetti e momenti di confronto critico;
Il corso è un laboratorio pratico nel quale ogni studente - lavorando singolarmente o in piccoli gruppi - svilupperà un suo progetto partendo da un’idea originale.
Obiettivi principali
Conoscere e usare il linguaggio audiovisivo.
Stimolare la creatività e l’emozione, portando gli studenti a riflettere sulle proprie sensazioni e su come comunicarle attraverso le immagini.
“Ricorderemo il mondo attraverso il cinema” B. Bertolucci
dall’emozione al film
Riconoscere le proprie emozioni e il loro ruolo nel racconto audiovisivo; Emozioni e linguaggio visivo; l’invenzione; archeologia del cinema: da dove nasce il linguaggio cinematografico; Introduzione al lavoro del regista e alla creazione di un’immagine significativa; raccontare per immagini; accenni sulla forma della sceneggiatura; il regista e la sceneggiatura;
Effetto Notte, F. Truffaut
8 e 1/2, F. Fellini
All that jazz, B. Fosse
Ed Wood, T. Burton
La grammatica del linguaggio cinematografico e la narrazione visiva
Il linguaggio cinematografico; La grammatica del cinema: inquadrature, campi e piani: le “parole” del cinema ; Come si racconta una storia attraverso le immagini; lo storyboard; il Montaggio; Lavoro su scene e su testi brevi.
Quarto Potere, O. Welles
I diabolici, H.G. Clouzot
Novecento, B. Bertolucci
tecniche di ripresa e composizione
Altri linguaggi: il documentario; Altri linguaggi: videoclip, pubblicità, web; elementi di sceneggiatura e storyboard: come si pianifica una scena; uso della telecamera: movimenti, le inquadrature, i campi, i piani; scene di dialogo fra due personaggi; Illuminazione, profondità di campo, i formati e le ottiche; composizione dell’immagine e attenzione ai dettagli visivi; esercitazione pratica: riprese in aula o all’aperto, con esercizi di inquadratura e movimento
Una giornata particolare, E. Scola
Belfast, K. Brannagh
Il conformista, B. Bertolucci
tecniche di ripresa e composizione 2
Scene di dialogo fra tre personaggi; dialogo fra più personaggi; gruppi intorno a un tavolo; gruppi più numerosi; movimenti interni all’inquadratura; controcampi interni e controcampi esterni; lo scavalcamento di campo; la macchina in movimento; i master
La parola ai giurati, S. Lumet
1917, S. Mendes
L’ultimo imperatore, B. Bertolucci
il lavoro del regista
Raccontare attraverso i simboli; narrare per associazioni simboliche; le scelte fondamentali; tradurre in immagini; il lavoro su “La Rentrée”; il Sistema di Immagini; la fotografia e l’esempio di Vittorio Storaro;
La Rentrée, F. Angeli
il lavoro del regista 2
il lavoro del regista nel cinema, nel documentario, nella fiction; la responsabilità civile di denuncia; il cinema d’inchiesta; documentari tematici, di osservazione e narrativi; il mockumentary; l’esperienze di “La vera storia di Luisa Bonfanti” e “Lo spazio inquieto”; uso del materiale di repertorio; tecniche di ripresa, registrazione audio e montaggio digitale. Interviste e ricostruzioni della realtà.
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, E. Petri
Mani sulla città, F. Rosi
Diaz, D. Vicari
il lavoro del regista 3
Lavoro sul footage privato: raccontare una storia personale non vuol dire raccontare una piccola storia. Lavoro di speculazione, speculum, concentrare l’osservazione in un punto, un piccolo specchio (singolo), per guardare le stelle (una storia universale). Elementi di scrittura fondamentali per un progetto audiovisivo: logline, sinossi, soggetto, trattamento, scaletta, note di regia. Lavoro sull’ideazione e sulla definizione del concept, con l’obiettivo di informare, coinvolgere e stimolare l’immaginazione del pubblico. Realizzazione pratica e sviluppo del progetto. Teaser e scaletta scritta per il pitch finale, lavorando anche in gruppo e collaborando tra diverse competenze. Come realizzare teaser, trailer e pitch, strumenti essenziali per presentare e promuovere il proprio lavoro.
L’esperienza del “Premio Zavattini” per Under 35.
After the bridge, M. Toscano e D. Rizzo
recitazione
Accenni sulla recitazione; Il sottotesto; Il lavoro con l’attore; Il lavoro dell’attore sulla creazione di un personaggio. Tecniche di recitazione e direzione degli attori; creazione del personaggio e improvvisazione; esercitazioni pratiche con attori o simulazioni
(collaborazione con gruppi teatrali come il “Teatro della Polvere”; riprese di spettacoli della stagione: on stage + insert)
Un tram che si chiama desiderio, E. Kazan
Scarface, B. De Palma
Il Padrino, F. F. Coppola
come si prepara un film
Come organizzare un film; Il lavoro dell’aiuto regista; Lo spoglio della sceneggiatura: esempi da L’ultimo imperatore di B. Bertolucci e da Il viaggio di Capitan Fracassa di E. Scola ; Il Piano di Lavorazione; Le figure professionali del set; La scelta degli ambienti; l’importanza del moodboard; la scelta del cast, delle location, dei costumi…
The Player, R. Altman
Il viaggio di Capitan Fracassa, E. Scola
il montaggio
Cos’è il montaggio; inquadratura, scena, sequenza e atto. Le inquadrature sono affrontate come “quasi parole”, le scene come “frasi” visive, le sequenze come capitoli narrativi; il montaggio delle attrazioni; Ėjzenštejn e il cinema sperimentale; montaggio teorico di Ėjzenštejn: ritmico, grafico, intellettuale e poetico; montaggio interno e ritmo; lettura teorica e analisi pratica del ritmo nel montaggio. Le regole del montaggio invisibile e della continuità narrativa: raccordi, assi, attacchi e stacchi; la differenza tra attacco (relazione spazio-temporale continua) e stacco (assenza di relazione diretta ma coerenza narrativa). Organizzare il lavoro di montaggio; la sincronizzazione; la scelta delle inquadrature; utilizzo di sistemi di montaggio; la meraviglia dell’elisione; il montaggio non lineare; montaggio invisibile e montaggio visibile; Final Cut X.
Easy Rider, D. Hopper
JFK, O. Stone
Ballando ballando, E. Scola
lavorare con found footage
Il found footage e il riutilizzo creativo di materiale d’archivio; modalità di ricerca. Approfondimento teorico-pratico sull’uso dell’archivio e delle tecniche di selezione e raccordo tra materiali eterogenei. Si introducono gli attacchi per angolazioni arbitrarie, impallamenti e tecniche di raccordo tra soggetti in entrata/uscita. Approfondimento su tecniche avanzate di raccordo (ellissi temporali, inserti, soggettive, pseudosoggettive). Interventi essenziali di trattamento immagine: stabilizzazione, scaling, bilanciamento cromatico, look visivo. Si lavora sull’idea di "stile" del montaggio anche a livello visivo. Il cinema espanso.
La verifica incerta, G. Baruchello e A. Grifi
Lo spazio inquieto, F. Angeli
il sonoro, il videoclip e altro
La colonna sonora; musica e effetti; il montaggio del suono; il montaggio sul suono; musica diegetica e non; gestione delle tracce, sincronizzazione, livelli sonori, effetti di suono e mix preliminare; il missaggio; composizione di una traccia unica (mixage) e strategie per l’unione tra immagine e suono; playback o diretta; videoclip: creare un concept visivo forte e coinvolgente; regia per video brevi, reels e stories; VFX.
La vera storia di Luisa Bonfanti, F. Angeli - 5 canzoni di F. Gatti
Maria Maddalena, F. Angeli - progetto
Il cinema secondo Hitchcock - Francois Truffaut - ilSaggiatore
Fare un film - Federico Fellini - Einaudi
Fare un film è per me vivere. Scritti sul cinema - Michelangelo Antonioni - Marsilio
Io lo chiamo cinematografo - Francesco Rosi, conversazione con Giuseppe Tornatore - Mondadori
A occhi chiusi e spalancati. La regia secondo Stanley Kubrick - Vito Zagarrio - Dino Audino
L'occhio del regista. 25 lezioni dei maestri del cinema contemporaneo - Laurent Tirard - Minimum fax
Conversazioni con Billy Wilder - Cameron Crowe - Adelphi
Gianni Amelio - Il vizio del cinema / Vedere, Amare, Fare un film - Einaudi
Lezioni di regia - Sergej M. Ejzenstejn - Einaudi
Lezione di cinema - Francois Truffaut - ilSaggiatore
Manuale di regia cinematografica - Guido Chiesa - Utet
L'ABC del linguaggio cinematografico - Arcangelo Mazzoleni - Dino Audino
Inquadratura, scena, sequenza. Logica ed estetica del film - Diego Cassani , Fabrizia Centola - Dino Audino
L’ABC della regia - Daniel Arijon - Dino Audino
La grammatica dell’inquadratura - Christopher J. Bowen e Roy Thompson - Dino Audino
Drammaturgia del cinema documentario - Lorenzo Hendel - Dono Audino
Nanook cammina ancora - Maria Cristina Lasagni - Bruno Mondadori Ricerca
Introduzione al documentario - Bill Nichols - Il Castoro
Il mockumentary - Cristina Formenti - Mimesis Cinema
Fare un documentario - Simone Aleandri e Roberto Moliterni - Dino Audino
La grammatica del montaggio - Christopher J. Bowen e Roy Thompson - Dino Audino
In un batter d’occhi - una prospettiva sul montaggio cinematografico nell’era digitale - Walter Murch - Lindau