Achille Bonito Oliva nasce a Caggiano, in provincia di Salerno, il 4 novembre 1939. Si laurea in giurisprudenza nel 1961 e, successivamente, si iscrive alla facoltà di lettere, mettendo in pratica la sua iniziale vocazione, quella per la poesia.
Il suo primo libro di poesie, “Made in mater”, è del 1967. Vieve a Roma dal 1968 dove ha iniziato la sua carriera di critico d’arte ed insegna storia dell’arte contemporanea all’Univeristà “La Sapienza” E’ uno fra i maggiori e più stimati critici d’arte italiani e la sua idea del critico d’arte è assolutamente innovativa in quanto propone un “modello creativo” della critica, ovvero, il critico deve agire come un “cacciatore” e non soltanto come sostenitore di una sola poetica e mediatore tra artista e pubblico.
Nel 1980 scrive l’opera “La Transavanguardia italiana” e fonda l’omonimo movimento artistico la Transavanguardia. Sempre negli anni ottanta, organizza diverse mostre, tra le quali è necessario ricordare quella denominata “Artisti italiani contemporanei” del 1983; “Nuove trame dell’arte e “Minimalia” del 1987. Molte, in questi anni, anche le mostre all’estero. Nel 1990 dirige la 45° edizione della Biennale di Venezia intitolata “Punti cardinali dell’arte “e tre anni dopo diventa il curatore della sezione arti visive.
E’ autore di numerosi saggi teorici sull’arte. Achille Bonito Oliva è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui nel 1991 il Valentino d'Oro, premio internazionale per la critica d'arte. Altri riconoscimenti sono: il premio della critica "Flash Art International" (1982), il premio di giornalismo internazionale "Certosa di Padola" (1985), il primo premio internazionale "Tevere" (1986), il premio "Bussotti Opera Ballet" (1988), il cavalierato per l'ordine delle arti e lettere della Repubblica francese (1992), il premio "Europa Festival" di Locarno (1995), il premio "Oasi d'oro" del festival multimediale di Pantelleria (1995), il premio "Festival di Giffoni Vallepiana" (1996), il premio "Pino Pascali" per la critica d'arte di Polignano a Mare (1997) il premio "Fregene" per la saggistica e la critica d'arte (2000).
Curatore culturale degli Incontri internazionali d'arte e dell'Electronic Art Café. Curatore generale della XLV edizione della Biennale di Venezia (1993): Punti cardinali dell 'arte. Consulente culturale per la regione Campania e della Metropolitana di Napoli. Direttore degli Annali delle Arti per la regione Campania, consulente per le arti della Fondazione Orestiadi di Gibellina.
A Achille Bonito Oliva viene riconosciuto il premio Svoboda al talento artistico e creativo
per una personalità protagonista, dal talento creativo affidato ad una interpretazione
performativa della critica che ha definito le complesse identità culturali dei linguaggi
e del sistema dell’arte contemporanea.