CounterProduction, la Summer School di arte contemporanea di Palermo, apre la call di partecipazione alla settima edizione.
La scuola si terrà dal
23 al 29 luglio 2023. Le visiting professor quest'anno sono Maria Nadotti (scrittrice) e Marta Iorio (artista).
https://counterproduction.eu/page2.htmlDa dove veniamo.
Counter/Production nasce nel 2015 come summer school del Caffè Internazionale (locale palermitano che si occupava di attività culturali), e prosegue poi in altri luoghi della città. Da due anni è ospitata dall'Accademia di Belle Arti di Palermo nella sede di Villa Filippina.
La Summer School Counter/Production è un progetto che fa parte di una storia di pedagogia radicale che ha precedenti italiani e internazionali importanti e si pone come momento di riflessione sulla produzione artistica e sul lavoro collettivo che il gruppo di partecipanti fa con gli artisti e/o curatori chiamati come visiting professor. La sperimentazione pedagogica che abbiamo agito in questi anni ha a che fare con la presenza del corpo nel processo di elaborazione didattica e con lo sviluppo di un’azione collettiva.
Cosa tiriamo in ballo.Fulcro della scuola resta una riflessione sull'idea di Counter/Production - Controproduzione. I partecipanti insieme ai tutor scelti e ai curatori si interrogano attraverso i linguaggi dell'arte sulle possibili strategie e sulla necessità di un costante lavoro di ripensamento dell'oggetto, del processo, del ruolo dell'artista e della sua funzione.
Controproduzione vuol dire riflettere sulle necessità essenziali del processo culturale, sulla sua circolazione, sulla sua risonanza nel pubblico dei singoli, delle piccole e grandi comunità che del processo creativo ed educativo diventano parte attiva. Controproduzione vuol dire continuare ad interrogarci - insieme agli artisti, agli studenti e agli ospiti invitati - mantenendo una concezione viva del processo artistico, un orizzonte ecologico e inclusivo, un dialogo aperto con chi è altro da noi in un processo di reciproca conoscenza e rispetto.
Verso dove vorremmo andare.
Quest’anno la summer school di Counterproduction si interrogherà, ascolterà, penserà e plasmerà concetti, materie e silenzi intorno all’idea della morte con il suo portato riguardante la vita, il tempo, la finitudine, la trasformazione e l’essere organismo e parte di altri organismi.
Il tema, enormemente stratificato, sarà esplorato attraverso esercizi, letture, disegni, immagini legate alla storia dell’arte, osservazioni e azioni nella città. La Morte sarà pensata non solo come fine biologica, ma come dimensione connaturata e facente parte della vita; non come concetto unicamente antropocentrico ma altresì legato ai cicli di inizio e fine di sistemi viventi complessi.
Con chi collaboriamo.
Molte sono le domande che ci potremo fare insieme alle nostre ospiti di quest’anno
Maria Nadotti (scrittrice) e
Marta Iorio (artista) che lavoreranno fianco a fianco nello spazio allargato della nostra scuola nomade. Ci Interrogheremo giocando con il tempo, le parole, le mani, le cose, i luoghi, i simboli, le immagini.
Come è strutturata la summer
La Summer school Counter/Production ha carattere di workshop, individuale e collettivo. Inoltre offre il contributo di altri intellettuali con incontri aggiuntivi aperti al pubblico.
Non ci sono limiti di età, genere e provenienza, ma dato il forte carattere sperimentale della scuola, si richiede a tutti i partecipanti una disponibilità a mettersi in gioco e a seguire un programma aperto e variabile. I processi sono guidati e allo stesso tempo molto aperti e rispettosi delle dinamiche che si creano sul momento e che prendono forma nell’esperienza, senza un’intenzione precostituita. Si tratta di guidare l’inatteso e non essere chiusi alla trasformazione anche conflittuale che il gruppo e il visiting professor propongono.
CounterProduction non promette scorciatoie per la singola carriera artistica, ma sviluppa e sperimenta reali strumenti poetici e politici centrati a una intenzione di gruppo. Le lezioni si tengono principalmente in lingua inglese (in caso di gruppo composto solo da partecipanti di lingua italiana le attività saranno condotte in italiano).
La Scuola ha un costo di partecipazione di 220 euro a studente.
Il costo non include ospitalità e vitto, ma la scuola può consigliare sistemazioni molto economiche.
La Summerschool propone
due borse di studio a studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, come referenti/assistenti locali al gruppo.
Cosa devi fare per iscriverti.
Ogni partecipante deve mandare una lettera motivazionale e una selezione di lavori recenti in formato PDF di max 10 MB entro e non oltre la mezzanotte del
10 maggio 2023 (UTC+1).
La selezione finale sarà comunicata entro il 1 giugno 2022.
Il costo della scuola andrà coperto entro il 31 giugno 2022.
La domanda va inviata al seguente indirizzo email:
palermosummerschool@gmail.comOggetto: Application
Chi ci ha attraversato
Le edizioni passate hanno visto la partecipazione come visiting professor/tutor di importanti figure della scena artistica internazionale che riflettono criticamente sui meccanismi di produzione quali: Jesal Kapadia (artista, NY/Bombay), Diego Perrone (artista, Milano), Aneta Mona Chisa (artista, Repubblica Ceca/Berlino), Chiara Camoni (artista, Milano), Julieta Aranda (artista, NY/Berlino), Raimundas Malasauksas (curatore, Lituania), Dora Garcia (artista, Spagna), Cesare Viel (artista, Italia), Driant Zeneli e Valentina Bonizzi (artisti, Tirana) e Helen Cammock (artista, Londra), Luigi Coppola (artista, Belgio/Italia), collettivo Aterraterra (artisti, filosofi e coltivatori, Palermo).
Inoltre, hanno portato il loro contributo con interventi e lectures durante il periodo della scuola: Maria Rosa Sossai (critica, Roma/Palermo), Giulia Crisci (curatrice, Palermo), Fabio Ciaravella (architetto Studio++, Palermo/Firenze), Alessandro Librio (artista/musicista/compositore, Palermo), Luca Cinquemani (artista/filosofo, Palermo), Marcello Carriero (critico/docente, Palermo), Antonio Catelani (artista, Berlino/Milano), Domenico Mangano e Marieke Van Roij (artisti, Palermo/Amsterdam), Cecilia Guida (critica/direttrice public program Art Line, Milano), Leone Contini (artista, Firenze), Simone Frangi (curatore, Milano), Clelia Bartoli (docente, Palermo), Fabio Aranzulla (artista, Germania/Palermo), il collettivo Femminote (artiste, Palermo), Daniele Crisci (divulgatore scientifico, Palermo), Cristina Calì (architetto AM3, Palermo).
Qualche informazione in più su Maria Nadotti e Marta IorioMaria Nadotti è giornalista, saggista, consulente editoriale e traduttrice, scrive di teatro, cinema, arte, cultura e società. È autrice di Silenzio = Morte: Gli USA nel tempo dell’AIDS (Anabasi, 1994); Cassandra non abita più qui (la Tartaruga, 1996); Sesso & Genere (il Saggiatore, 1996 e Mimesis 2022); Scrivere al buio (la Tartaruga, 1998 e Tamu, 2020); Prove d’ascolto (edizioni dell’asino, 2011); Trasporti e traslochi. Raccontare John Berger (Doppiozero, 2014); Necrologhi. Pamphlet sull’arte di consumare (il Saggiatore, 2015); e coautrice di Nata due volte (il Saggiatore, 1995).
Ha ideato e curato vari libri tra cui: Off Screen: Women and Film in Italy (Routledge, 1988); Immagini allo schermo: La spettatrice e il cinema (Rosenberg & Sellier, 1991); Elogio del margine: Razza, sesso e mercato culturale (Feltrinelli, 1998 e Tamu, 2020); Il cinico non è adatto a
questo mestiere: Conversazioni sul buon giornalismo (e/o, 2000); Modi di vedere (Bollati Boringhieri, 2004); Dieci in paura (Epoché, 2010); La speranza, nel frattempo. Una conversazione tra Arundhati Roy, John Berger e Maria Nadotti (Casagrande, 2010); Riga 32 - John Berger
(Marcos y Marcos, 2012) e, in collaborazione con John Berger e Selçuk Demirel, What Time Is It? (Notting Hill Editions, 2019).
Curatrice e traduttrice italiana delle opere di John Berger, nel 2021 gli ha dedicato il podcast “Per John B.”
https://www.oktafilm.it/podcast/ .
È autrice di due cortometraggi documentari: Elogio della costanza (2006) e Sotto tregua Gaza (2009).
Marta Jorio è nata a Napoli e diplomata all’ Accademia delle Belle Arti di Bologna.
È migrata per amore in Messico, dove ha vissuto tra Città del Messico e Oaxaca, studiando e praticando la stampa litografica e l’incisione su carta e tessuto. Tornata in Italia, a Palermo si è dedicata all’illustrazione e alla didattica d’arte.
Dal 2016 apre a Bologna lo studio galleria Officina Margherita, assieme a Vinilificio e all’illustratore Paper Resistance.
Attualmente presso Officina Margherita si dedica all’illustrazione per l’editoria e la comunicazione, declina il suo immaginario su ampia scala realizzando decorazioni pittoriche per interni e crea pezzi unici in ceramica e in tessuto.
Clienti: Living Corriere della Sera, Vogue Italia, Belgische Stichting Roeping, Museo Mart di Trento e Rovereto, Consejo Nacional de Cultura Y Arte Mexico, Santarcangelo dei Teatri, Biennale di Venezia-Sezione Didattica, Cinemovel Fundation, Emergency, Goethe Institut, Topipittori editore, Libreria B**K, Edizioni Precarie, Comunicattive, Atelier VM, Medulum Design.