a cura di Scuola di Pittura
02 - 07 Maggio 2023
Il “mostruoso”, per essere tale, deve evidenziare caratteri diversi dalla norma, generando sconcerto fino ad arrivare alla paura o al terrore. I mostri sono presenti nei miti ancestrali, nelle religioni e nelle narrazioni letterarie e visive dell'umanità. Può essere definito mostro, in senso figurato, chi possiede un aspetto sgradevole ma, allo stesso tempo, anche chi abbia particolari abilità o qualità molto alte, al di sopra della media. Tuttavia essere esaustivi nelle definizioni di questa figura, oltre che arduo, non rientra nei fini della mostra. La stessa parola “mostra”, invece, ci riconduce al mostrare, all'evidenziare qualcosa che può, o vuole, essere diverso, eccentrico rispetto al naturale percorso della vita e tutto ciò è ben rappresentato, appunto, dai lavori degli studenti dell'Accademia qui in esposizione: un prodotto dell'arte è sempre un indicatore che devia il nostro sguardo verso un altrove diverso dall'usuale. E dal momento in cui il tema delle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione dell'Accademia maceratese è il Gioco, abbiamo deciso di abbinarlo alla tematica della dodicesima edizione di Macerata Racconta i Mostri: perché nel gioco in sé sono spesso presenti figure fuori dal comune.
I giovani autori si sono messi in gioco, non solo utilizzando gli schemi dei giochi (scacchi e altri) come fonte iconografica, bensì cercando di creare un rapporto dialettico nell'individuare le eventuali commistioni tra ambiguità ludiche e l'inoltrarsi nel labirinto della propria psiche (il mostro che è in noi). Del resto i giochi, soprattutto nell'era predigitale, sono elaborazioni simboliche che contribuiscono alla “conoscenza e comprensione della vita”. Il gioco, in genere, non è una semplice attività ludica ma anche un insieme articolato che rispecchia la complessità dell'esistenza. Lo sviluppo tecnologico più recente ha certamente messo da parte molti giochi che, attraverso le loro primitive “costellazioni di forme, segni e colori” incoraggiavano comunque lo sviluppo della naturale curiosità, a favore di strumenti sempre più interattivi, ma la cui dipendenza può diventare asfissiante. Nonostante le eventuali derive quasi maniacali di certi giochi, il gioco rimane un momento importante, di conoscenza e apprendimento così come ancora avviene nell'avvicinarsi all'esperienza artistica. (Paolo Gobbi).
Inaugurazione: martedì 2 maggio 2023, ore 17.00
In collaborazione con l'Associazione ConTesto
Mostra Collettiva
Francesca Ammaturo
Roberto Carboni
Stefano Dania
He Yusan
Daniela Montedoro
Miriam Martinez Gonzalez
Riccardo Moriero
Jennifer Pelucchini
Laura Galetti
Selene Pierini
Maria Teresa Poloni
Nicla Scalera
Antonella Soldovieri
Goliardo Sterlacchini