Cristina Alaimo

Docente

Cristina Alaimo

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Curriculum vitae: 

Cristina Alaimo

Nata ad Oderzo, Treviso, 1975, vive a Martellago, nella Città Metropolitana di Venezia.

Dal A.A. 2022-23 è Docente di Scenografia, Triennio-secondo e terzo anno, all'Accademia di Belle Arti di Macerata, e dall'A.A. 2023-24, anche di Scenotecnica- Tecnologie e materiali applicati alla scenografia, Triennio- secondo anno, presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia.

Studi

Dopo la maturità artistica conseguita con il massimo dei voti al liceo artistico Statale Santa Caterina di Treviso, prosegue quindi gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, conseguendo la Laurea con lode, in Scenografia, con il Prof. G. Soccol, nel 1997, con una tesi in Storia della musica e dello spettacolo (relatore Prof. Paolo Cossato), con una tesi dal titolo Considerazioni su l'Opera d'arte vivente di Adolphe Appia e la collaborazione con Émile Jaques-Dalcroze ad Hellerau. 

Nel 2022 consegue la Laurea magistrale con il massimo dei voti e lode, in Storia delle Arti e Conservazione dei Beni artistici, presso il dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università Ca'Foscari di Venezia, con una tesi nell'ambito delle discipline dello spettacolo, in Storia della Scenografia e dello Spazio teatrale (relatrice Prof.ssa M.I. Biggi, co-relatrice Prof.ssa C. Grazioli), dedicando lo studio ai progetti scenografici wagneriani di Mariano Fortuny y Madrazo e al suo contributo per il rinnovamento dei teatri d'Opera nella prima metà del Novecento. In corrispondenza di quest'ultimo percorso di studi svolge il tirocinio formativo presso la Fondazione Giorgio Cini, Istituto per il Teatro e il Melodramma di Venezia, dedicandosi alla scenografia per il teatro di figura.

Allo scopo di sviluppare la conoscenza delle tecniche dell'arte e della semiotica dell'immagine ha frequentato numerosi corsi di illustrazione di livello avanzato presso la Scuola internazionale di Sarmede (TV), con importanti maestri illustratori, tra cui G. Manna, G. Pacheco, J. Concejo, L. Wolfsgruber e P. Domeniconi. Le sue illustrazioni sono state più volte selezionate per le mostre internazionali promosse dalla Fondazione Štěpán Zavřel. 

Attualmente frequenta il Master di Ars in Fabula, dell'ABAMC, in Illustrazione per l'editoria.

 

Esperienza professionale in ambito Allestimenti scenografici e costume

In ambito professionale si dedica, dal 1995, alla progettazione e creazione di scenografie e costumi per spettacoli di prosa e d'Opera. Inizia come assistente  scenografo per il costumista Ruggero Vitrani, per le produzione di Tosca di Puccini e di  di Mascagni per il  festival di San Giminiano e per il Teatro La Gran Guardia di Livorno, con la regia di Simona Marchini.

Con la regista Elena Barbalich, nel campo del repertorio operistico contemporaneo, lavora come scenografa a Phonophonie di M. Kagel (prima rappresentazione italiana), e Die Rätsel von Mozart di M. Cardi, M. D’Amico, O. Neuwirth, F. Nieder e B. Olivero (prima rappresentazione assoluta) andate in scena nel febbraio del 1999 al Teatro delle Fondamente Nuove di Venezia per la Fondazione Malipiero, in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice.

Nel corso del tempo ha lavorato per diversi laboratori scenografici e di decorazione d'interni tra cui La Bottega Veneziana, Decorpan, Tavagna Realizzazioni Scenografiche, La Veneziana Allestimenti, MISS, Studio Sectio Aurea 1,618, spaziando nei diversi ambiti della realizzazione, dalla pittura alla scultura.

Nel 1999 inizia l'esperienza in Germania come assistente dello scenografo e scenotecnico Prof. D. Paolin, per produzioni d'Opera itineranti per il Kirn Opera Festival.

Nel 2001 collabora con E. Toffolutti e B. Besson per i corpi speciali e le maschere di scena di L'amore delle tre melarance, sia nella versione in prosa di Gozzi, per il Teatro Verde di Venezia, sia per la versione Operistica di Prokof'ev per il Teatro Malibran di Venezia.

Nel 2000 disegna le scenografie per Nabucco di G. Verdi, con la regia di Günter Roth, al Freilichtbühne Loreley a Sankt Goarshausenin in Germania, dal quale è conseguita un'intensa attività di tournée in diverse città della Germania.

Nel 2001 viene assunta con l'incarico di Assistente agli allestimenti scenici presso il Deutsche Oper am Rhein di Düsseldorf e Duisburg, dove lavora all'allestimento di numerose produzioni di spettacoli d'Opera, Kinder Oper e balletto, seguendone tutte le fasi, progettazione, realizzazione, prove  montaggio e co-produzioni con altri teatri internazionali, affiancando diversi scenografi di fama internazionale ( P. Hope, G.M. Fercioni, E. Toffolutti, F. Parst, M. Lebois ecc). 

Sempre in Germania, dal 2002, ha inizio la sua collaborazione con Gian Maurizio Fercioni, con il quale ha curato molti progetti come assistente scenografo e costumista: Orphée aux Enfers di Offenbach al Teatro Municipale di Nizza e Don Giovanni di Mozart al Festival di Strasburgo, Falstaff di Verdi, prodotto dal Teatro Verdi di Trieste ( ripreso al teatro di Treviso e di Jesi), con la regia di A. Calenda, Il Capriccio di R. Strauss con la regia di T. Richter, coproduzione tra il Teatro dell'Opera di Dusseldorf e la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, dove, con la regia di G. Morassi, collaborano anche per L'Elisir d'Amore di Donizzetti, mentre per la mostra Sul filo della lana, curata dal critico Philippe Daverio, per il Museo del Territorio di Biella, creano insieme le installazioni scenografiche.

Nel 2003prosegue la collaborazione con il registra Jerome Savary, per il quale cura il progetto di scene e costumi per Turandot di Puccini al Teatro di St. Gallen in Svizzera e successivamente per le scenografie di Carmen di Bizet, all' Arena antica d’Orange in Francia, al Teatro Nazionale di Seoul in Corea e per il Teatro Bunkakaikan di Tokyo, con la direzione del Maestro M.W. Chung.

Nel 2004, per la pièce di Martin Mc Donagh, The Pillowman, con la regia di Martin Plass, al Schauspielhaus di Mainz in Germania, disegna e realizza scene e costumi.

Nel 2005 è docente di Scenografia al Corso per Tecnici avanzati di palcoscenico presso il Teatro Comunale di Bolzano, dove sviluppa il progetto multimediale Minotauro Mnemosine, da lei ideato.

Nel 2007 per il Winterfestival del Teatro di Bolzano, crea lo spettacolo Il filo d'Arianna, per il quale si è dedica alla stesura del libretto oltre che alla regia, alle scene e ai costumi.

Ha curato numerose mostre ed eventi culturali in spazi pubblici e privati, curando spesso anche l'allestimento espositivo, in collaborazione con diversi professionisti tra cui si ricorda, con Roberta Dori Puddu - Studio Sectio Aurea 1,618, Milano: nel 2007, il progetto e la realizzazione dell'allestimento museale per la mostra Sovrane Fragilità Le fabbriche reali di Capodimonte e di Napoli presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Torino; nel 2011, dai disegni di G. Albertolli, la realizzazio nei disegni per i cartoni da spolvero per il restauro filologico del soffitto della Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale di Milano.

Nel 2009 prosegue la relazione per il Teatro di Bolzano come scenografa e costumista ( progetto e realizzazione), per le produzioni della prima nazionale di Julie di Philippe Boesmans, con la regia di M. Schweigkofler e successivamente, con la regia di S. Pasqualetto, per The Telephone di G. C. Menotti, e La Voix Humaine di F. Poulenc, che hanno quindi seguitato ad essere ripresi in numerosi teatri italiani ( nei Teatri di Ravenna, Piacenza, Treviso e Lucca).

Attualmente in preparazione l'Arthouse film "La paura dei numeri", con il regista Mauro John Capece, prodotto da Picus, al quale sta lavorando come Art director e Costume director. 

Tra le altre collaborazioni si ricorda quella per Turandot di Puccini, al Teatro alle terme di Caracalla, con E. Toffolutti e la regia di H. Brockhaus ( assistente scene costumi e regia), Lucio Silla di Mozart, con la regia di J. Flimm e scene di G. Bussman, coproduzione tra il Teatro La Fenice di Venezia e il Festival di Salisburgo, allestito in entrambe le sedi.

Attualmente è in preparazione l'Arthouse film "La paura dei numeri", con il regista Mauro John Capece, prodotto da Picus, al quale sta lavorando come Art director e Costume director. 

 

Mostre personali e collettive

Prosegue in parallelo l'attività di ricerca artistica nelle arti visive, esponendo le proprie opere grafiche, pittoriche, fotografiche ed installazioni in mostre personali e collettive, tra le quali si ricordano: premio della Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia nel 1997, la mostra bipersonale Space-variable alla Saint Martin-in-the-Fields Gallery di Londra del 1998, tre partecipazioni agli eventi collaterali per la Biennale di Venezia, la partecipazione alla Quadriennale di Arti sceniche di Praga del 2011, numerose mostre d'illustrazione Le immagini della fantasia della Scuola di illustrazione di Sarmede, mostra collettiva Devozioni domestiche al Contemporaneo di Mestre, a cura di R. Caldura, l'happening Nuove nature morte alla 3D di Mestre, la personale Non badate a me alla Galleria dell'Artistico di Treviso, oltre alla partecipazione alla Kunstmesse di Berlino ( con galleria ED di Mestre) e a Fotissima di Torino ( con galleria Casa della Renna di Mestre), progetti di Mail Art con Ruggero Maggi e collettiva Ri-volti alla Galleria Libellulas di Bologna. 

Nel 2005 ha ideato con Elena Agudio la mostra-evento Padiglione Italia Esserci, in occasione della contro Biennale di Venezia, curandone anche l'allestimento, in collaborazione con l'artista Momò Calascibetta, il critico Philippe Daverio e il gallerista J. Blanchaert dal quale è quindi sorto il volume 13x17. Mille artisti per un'indagine eccentrica sull'arte in Italia, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli.

Nel 2019 ha collaborato inoltre alla creazione dell'apparato didattico della mostra Tintoretto 1519-1594, con i curatori Robert Echols e Frederick Ilchman, esponendo maquette in ceroplastica presso il Palazzo Ducale di Venezia, per la Fondazione Musei Civici di Venezia e presso la National Gallery of art di Washington. 

Recentemente, dal 8 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024, presso lo Spazio mostre I. Battistella di San Donà di Piave, ha partecipato alla mostra collettiva Figure e paesaggi della fantasia, a cura della Fondazione Štěpán Zavřel.

Attualmente in preparazione la mostra Privati Orizzonti - Studi, disposizioni sceniche e maquette, che verrà inaugurata a marzo presso la galleria GABA Young di Macerata.

 

Ricerca e didattica dell'arte

Per quel che riguarda la ricerca artistica specialistica in ambito teatrale, nel 2020, ha partecipato come relatore al Convegno di Studi Lumière Matière, promosso dal gruppo di ricerca Lumière de Spectacle, realizzato in collaborazione con l’Istituto per il Teatro e il Melodramma e l'Università degli Studi di Padova, dall'Università Ca' Foscari di Venezia e dall'Università francese di Lille, dando il proprio contributo con un intervento dal titolo "La luce materia di Mariano Fortuny. La messa in scena de I Maestri cantori di Norimberga al Teatro Reale dell'Opera di Roma" i cui Atti sono in via di pubblicazione.

Si dedica alla didattica dell'arte per bambini, ragazzi ed adulti, sia come docente per il Miur e Afam sia in corsi di teatro, disegno, pittura ed illustrazione, anche in collaborazione con centri di promozione culturale come musei (Museo per Bambini di Siena, Palazzo Foscolo e Museo A. Martini di Oderzo), Biblioteche e Associazioni culturali, ma anche con Centri di recupero di persone in difficoltà, sempre finalizzando il proprio intervento alla diffusione della conoscenza delle pratiche artistiche, a beneficio del prossimo, quale valore sia culturale sia sociale.

Dal 2022 è Docente a contratto di Scenografia,Triennio secondo e terzo anno, presso l' Accademia di Belle Arti di Macerata,.

Nel 2022 ha partecipato come relatore, con un intervento sulla didattica della scenografia, al Festival di Scenografia - Prima Scena, con la direzione artistica di Dante Ferretti.

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