Energia Creativa 2018 – 2019: decontestualizzare per comunicare
Allegato Comunicato stampa
Ultimato in questi giorni il nuovo progetto per la campagna comunicazione sempre firmato ABAMC e realizzato da Matteo Catani (Docente del Dipartimento di Comunicazione Multimediale), sotto la direzione artistica di Paola Taddei, direttore dell’Istituzione.
Energia Creativa 18-19 è un messaggio grafico che nasce dalla decontestualizzazione di un codice, il cui cambiamento formale porta a diverse possibilità percettive e interpretative del messaggio stesso. I segni che formano i caratteri, infatti, sono la trasposizione grafica di una codifica numerica di ciò che era un testo, o anche un’immagine; la decontestualizzazione del codice ne cambia la forma in funzione anche della percezione e dall’interpretazione che il fruitore fornisce a questo linguaggio. L’inchiostro quindi diviene scrittura, le emulsioni chimiche fotografia, i tessuti abiti; ovvero semplici elementi attraverso infinite combinazioni generano percezioni e forme diverse, creando nuovi linguaggi.
“Vogliamo raccontare – spiega Paola Taddei - come la nostra energia creativa sia di per sé un sistema di segni e simboli, i segni devono essere governati da regole ben stabilite, cioè da un codice. Ovviamente tali regole devono essere note sia a chi produce il segno sia a chi ne è fruitore, altrimenti non si avrebbe un vero e proprio segno. Se si fa un certo disegno in base a certe personali convenzioni per indicare un certo oggetto, se si vuole che questo disegno sia fruibile anche da altri soggetti si deve indicare esplicitamente quali sono le convenzioni che si sono adoperate, altrimenti il segno non sarà inteso da nessuno.
Definiamo segno «tutto ciò che, sulla base di una convenzione sociale previamente accettata, possa essere inteso come QUALCOSA CHE STA AL POSTO DI QUALCOS’ALTRO»
Una particolare forma alfabetica quella del nuovo messaggio di ABAMC, un alfabeto digitale formato da numeri che, trasposti dal contesto ideale, generano un glitch, ciò che nella tecnologia è una forma d’errore, ma che qui assume valenza d’arte.
“Anche quest’anno – continua Taddei – abbiamo pianificato una capillare campagna affissioni che è partita in questi giorni in varie regioni italiane, tra cui naturalmente le Marche, con manifesti di grande formato nelle zone urbane di maggiore visibilità.”