“Il ritratto nei tempi lunghi della fotografia” con Fabrizio Centioni

La ritrattistica, intesa come un’indagine psicologica e sociale, costituisce il fulcro della sua produzione. Ispirato dai grandi maestri del ritratto fotografico, Centioni è tornato alla fotografia analogica, realizzando opere in bianco e nero che combinano un linguaggio evocativo e processi manuali, conferendo alle sue immagini una profondità e una materialità inconfondibili. Il suo percorso fotografico si distingue per una continua ricerca formale e concettuale. Dopo gli esordi con la fotografia analogica, caratterizzati da una sperimentazione libera e creativa con pellicola e Polaroid, ha orientato la sua attività verso un approccio più rigoroso e professionale, adottando il digitale per progetti commissionati. Tuttavia, la sua passione per le tecniche tradizionali è rimasta viva, spingendolo a riscoprirne le ampie potenzialità espressive.