Pupille. Nuove sensibilità artistiche

Pupille. Nuove sensibilità artistiche

7 aprile al 5 maggio Centro Studi Osvaldo Licini, Monte Vidon Corrado

Il Comune di Monte Vidon Corrado e il Centro Studi Osvaldo Licini in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Frosinone e Macerata promuovono la terza edizione della rassegna "Art in Progress" che si inaugura domenica 7 aprile alle ore 17, con la collettiva di quattro artisti emergenti: Erica Cicchini e Angelica Loffreda dall’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Maria Teresa Poloni e Filippo Cognini dall’Accademia di Belle Arti di Macerata. Il titolo della mostra "Pupille. Nuove sensibilità artistiche" gioca con i vari significati di pupille: sguardi, quelli degli artisti sulla realtà e la sua rappresentazione; allievi prediletti, in riferimento al loro essere in formazione, in progress appunto, come il titolo della rassegna; unicità, come le impronte digitali, simboleggiano l’insieme autentico di esperienze ed emozioni del singolo individuo. Le "Pupille" rappresentano gli occhi vigili e attenti di una nuova generazione di artisti, pronti a cogliere le sfumature e le complessità del mondo che li circonda. Attraverso la loro creatività e sensibilità, essi offrono uno sguardo nuovo e originale, arricchendo il dialogo culturale e artistico della nostra epoca.

Il progetto espositivo è il risultato della selezione critica di quattro artisti, studenti delle Accademie di Belle Arti di Frosinone e Macerata, istituzioni nate nello stesso anno (1972/73) e gemellate dalla collaborazione in molti progetti culturali. “Pupille. Nuove sensibilità artistiche” consente agli artisti emergenti l'opportunità di presentare le proprie opere all'interno di un contesto museale istituzionale, offrendo loro visibilità e riconoscimento. Attraverso un'esplorazione delle diverse forme d'arte contemporanea, la mostra mira a evidenziare le tendenze più innovative dell'attuale panorama artistico in divenire. Con la mostra, il Centro Studi Osvaldo Licini e le Accademie di Belle Arti di Frosinone e di Macerata si impegnano a promuovere l'innovazione e la diversità nell'ambito artistico, celebrando il talento e la creatività degli artisti emergenti e contribuendo alla crescita e alla vitalità della cultura contemporanea.

Dall’Accademia di Frosinone, Erica Cicchini presenta lavori pittorici, paesaggi su tela di ampio respiro in cui le architetture e la natura si contendono lo spazio urbano, e insieme piccoli ritratti, realizzati con spesso tratto nero, su un supporto di alluminio di cm 15x15, i coperchi delle vaschette alimentari che usiamo nelle nostre case. Angelica Loffreda sostituisce la carta con veli e chiffon su telaio, e la matita con ricami di fili neri e colori fluo, in diversi formati. Nelle trasparenze delle opere Senza titolo emerge netto un segno istintivo, realizzato senza guardare, come scrive nella sua biografia, per esprimere le emozioni interiori omettendo il senso della vista così centrale nelle arti figurative.

Dall’Accademia di Macerata, Filippo Cognini propone una ricerca pittorica ed esistenziale configurata come un processo di riduzione, volto a eliminare le approssimazioni superflue. Rovello che lo ha condotto ad esplorare il confine tra la realtà e le rappresentazioni elaborate dall’uomo contemporaneo. Maria Teresa Poloni si focalizza sull'analisi delle forme animali e vegetali più minute e poco conosciute, offrendo una personale interpretazione che si colloca tra l'antico genere della natura morta dei maestri olandesi del XVII secolo, l'ambito scientifico e nuove influenze provenienti dalla street art. L'indagine iperrealista si concentra sul complesso e sempre più controverso rapporto di sfruttamento tra l'uomo e la natura.

Il progetto espositivo si inserisce in un dialogo profondo con l'intimo e personale sguardo della mostra attualmente in corso di Giorgio Cutini, intitolata "Del Silenzio per Frammenti", inaugurata il 24 marzo. La connessione tra le due esposizioni offre al pubblico un'opportunità unica di esplorare e confrontare differenti prospettive e approcci artistici.

L’esposizione "Pupille. Nuove sensibilità artistiche" sarà visitabile fino al 5 maggio 2024.

 

Biografie pupille 

Erica Cicchini 

Nasce a Sora (FR) nel 2002. Si diploma al Liceo Artistico Antonio Valente di Sora (Frosinone) e dal 2021 frequenta all’Accademia di Belle Arti di Frosinone il corso di Pittura. Ha esposto alla terza edizione di Roma Arte in Nuvola (2023) ed è stata selezionata per la finale della XVII edizione del Premio Nazionale delle Arti 2023. Recentemente ha partecipato alla collettiva White Space presso la Galleria SUarte a Roma.

Le opere in mostra, di recente produzione, indagano il rapporto conflittuale tra archeologia industriale, architetture urbanistiche e il mondo vegetale. Oltre alle tele di grandi dimensioni con paesaggi urbani, nei piccoli ritratti sintetici su alluminio o nelle pitture recenti, su specchio o sfere di vetro, ingloba supporti non convenzionali, come vaschette di alluminio, lampadari, segnaletica stradale, presenti nelle nostre case e nelle nostre strade. I paesaggi evocativi nascono dal contrasto cromatico tra una forte presenza del nero accanto a colori accesi, quali il giallo, il viola, il verde e il rosso.

Angelica Loffreda

Nasce a Sora (FR) nel 2001. Si diploma al Liceo Artistico Antonio Valente di Sora (Frosinone) nell’indirizzo Arti figurative. È iscritta all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, al corso di Decorazione; tra i suoi docenti Donatella Spaziani, Gino Sabatini Odoardi, Iginio De Luca, Gioacchino Pontrelli. Ha esposto alla terza edizione di Roma Arte in Nuvola (2023) e partecipato al Premio Nazionale delle Arti (2022/23). Ha esposto all’Accademia di Wroclaw, in Polonia, alla mostra “Artificial Behaviours”, e collaborato al murale L’aria che respiriamo, commissionato dal Comune di Frosinone e dalla Regione Lazio per la SS Monti Lepini di Frosinone.

Il percorso di Angelica Loffreda si caratterizza per il segno istintivo che emerge senza la guida della vista, espresso con cuciture di fili di cotone, neri e colorati, su stoffe, veli, carte veline montate su telaio. Nella trasparenza del supporto, i fili dai colori intensi si intrecciano e appaiono figure che, pur nella loro geometria, sembrano indicare una direzione del pensiero. Recentemente ha inserito nel suo lavoro vecchie foto di famiglia, affiancate da macchie di colore nate con la stessa metodologia di ricerca del segno istintivo.

Filippo Cognini

Nato a Senigallia (AN) nel 1988. Consegue la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile presso il Politecnico di Milano (2015), frequenta il postgraduate program Coopera(c)tion: knowledge and skills for sustainable cities in the Global South- DAStU Polimi grazie al quale ha l’opportunità di vivere e lavorare a Bobo- Dioulasso in Burkina Faso per circa un anno. Attualmente frequenta all’Accademia di belle Arti di Macerata il corso di Pittura della docente Federica Giulianini.

Negli ultimi anni, la sua ricerca pittorica ed esistenziale si è configurata come un processo di riduzione, volto a eliminare le approssimazioni superflue. Questo percorso lo ha condotto ad esplorare il confine tra la realtà vera e propria e le rappresentazioni che l'uomo contemporaneo ne elabora. Da questa riflessione nasce la serie delle "Aphonie", dove il silenzio dei monocromi, quasi materici, e l'atto segnico ripetitivo si intrecciano per indagare la natura stessa dello spazio e del tempo. In questa ricerca si ravvisano echi della tradizione spirituale dei Padri del Deserto e del concetto di "Vuoto" nella mistica orientale.

Maria Teresa Poloni

Nata a Macerata nel 1999, risiede e lavora a Pollenza (MC). Dopo aver frequentato il Liceo Artistico G. Cantalamessa, indirizzo in Arti Figurative, ha proseguito il suo percorso formativo presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata, specializzandosi in Pittura. Attualmente sta concludendo i suoi studi, dopo aver ottenuto il diploma accademico di primo livello nel 2022. Dal 2019 al 2024 partecipa quasi interrottamente alla rassegna“A più voci” promossa da GABA.MC Young di Macerata. Nel 2019 è stata selezionata un'opera dell'artista per la locandina dello spettacolo teatrale “Le avventure di Pinocchio” di Lucia Ronchetti. Nel 2020, ha preso parte alla mostra “10 di-SEGNI” presso GABA.MC Young a Macerata. Nel 2021, l'artista ha esposto le sue opere alla mostra “Introspezioni” organizzata presso GABA.MC Young a Macerata. Nel 2023, ha partecipato alla mostra “Libri in Gioco”, tenutasi presso la Mole Vanvitelliana di Ancona.

Il lavoro dell'artista si focalizza sull'analisi delle forme animali e vegetali più minute e poco conosciute, offrendo una nuova interpretazione della natura che si colloca tra l'antico genere della natura morta dei maestri olandesi del XVII secolo e l'ambito scientifico, spaziando tra wunderkammer, erbari e nuove influenze provenienti dalla street art. L'indagine iperrealista si concentra sul complesso e sempre più controverso rapporto di sfruttamento tra l'uomo e la natura. Ne deriva un'analogia con il concetto del martirio, soprattutto in riferimento alla morte di Cristo, il cui elemento simbolico principale è il chiodo, che funge da filo conduttore insieme ad altri oggetti di eguale significato per l'intera serie.

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