Ciao Giacomo Verde. Il saluto dell’Accademia di Belle Arti di Macerata
Pubblicato il 02 May 2020 alle 14.02
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Avvisi dalla Segreteria
Con grandissimo dolore apprendiamo della scomparsa di Giacomo Verde, ex collega della nostra Accademia, membro di quello sparuto gruppo di avanguardisti che all'inizio degli anni 90 contribuì in maniera determinante allo sviluppo della ricerca italiana in ambito di arte e nuove tecnologie. Tra i primi ad occuparsi con grande dedizione e senso estetico al video-teatro, settore che solamente ora è divenuto estremamente in voga, Giacomo Verde resta nella memoria della nostra comunità artistica come docente, molto amato dai suoi allievi, ma anche e soprattutto come grande artista, la cui professionalità ha contribuito indelebilmente alla crescita della nostra istituzione.
Fra gli ultimi spettacoli di sua ideazione, sul fronte videoarte e teatro, ricordiamo “Piccolo diario dei malanni”, un vero e proprio testamento artistico attraverso il quale aveva esorcizzato la malattia, già molto avanzata nel suo caso, il non arrendersi ad essa, e più in generale toccato il tema della condizione instabile dell’artista, intesa come salto nel vuoto, tra momenti gloriosi e momenti d’ombra.
Annamaria Monteverdi, ex compagna di Giacomo lo ricorda così: “Giacomo lascerà un segno indelebile non solo nell’arte ma in tutti quelli che lo hanno conosciuto. Ci ha insegnato molte cose per esempio che non siamo soli. Ovunque andasse lui creava comunità. Si creava intorno a lui, intorno ai suoi progetti un cerchio infinito di persone che lo cercavano per cose grandiose da allestire o per piccoli laboratori video: le maestre per imparare a giocare con la telecamera per una nuova scuola tecnoludica, gli artisti perché era un riferimento, gli studenti perché potevano “smanettare” a lezione”.
Giacomo Verde ha lasciato un segno indelebile anche fra di noi. È vero, la notizia del suo decesso arriva in un momento di generale smarrimento, aggiungendosi drammaticamente alle tante che si ascoltano in questo periodo. Tuttavia, il ricordarlo qui, richiamare alla memoria la forza della sua personalità e del suo lavoro, soprattutto quel senso di collettività che accompagnava il suo agire quotidiano e creativo, ci auguriamo possa essere di esempio ai nostri ragazzi e a tutti noi per non sottovalutare mai la forza dell’impegno, del credere fermamente in un progetto, nella bellezza dell’arte e soprattutto nel senso di comunità, oggi più che mai fondamentale.
La Direttrice
Rossella Ghezzi
e tutti i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata